SCUOLA SUPERIORE DI MUSICA E CINEMA
master classes

  1. Luigi Giachino 5-6 settembre 2003
    La composizione scenico filmica: dal conservatorio allo studio di registrazione

  2. Peppe Vessicchio Maurizio Pica 8 settembre 2003
    La "forma canzone": strutture, arrangiamenti (discografia, cinema, televisione)

  3. Bruno Bigoni 8-9 settembre 2003
    Rapporto tra colonna sonora e messa in scena

  4. Gianpaolo Caprettini 8-9 settembre 2003
    Quale semiotica per la televisione?

  5. Carlo Leva 8-9-10 settembre 2003
    La scenografia del film, effetti speciali, costumi

  6. Stefano Della Casa 10-11 settembre 2003
    Quale mestiere si può fare studiando il cinema in collaborazione con Claudio G. Fava, Franco Prono, Patrizia Wächter, Lorena Borghi

  7. Elio Pandolfi 12-13 settembre 2003
    Il doppiaggio cinematografico e televisivo

  8. Furio Scarpelli 12-13 settembre 2003
    La sceneggiatura del film

  9. Giuliano Montaldo 12-13 settembre 2003
    La regia del film

  10. Tonino Delli Colli 12-13 settembre 2003
    Il direttore della fotografia

    Norme di iscrizione


Master class n. 1
5 e 6 settembre 2003
Quota di frequenza:€ 130,00

La composizione scenico filmica: dal Conservatorio allo studio di registrazione

Docente: LUIGI GIACHINO

La Master class è la sintesi del progetto di biennio postdiploma in Composizione Scenico-Filmica presentato dal docente al conservatorio di Genova.
Durante il corso, di natura teorico pratica, saranno presentati gli elementi tecnici ed estetici utili a favorire l’integrazione delle conoscenze musicali colte ed extracolte che, storicamente, concorrono a formare il musicista scenico-filmico.

LUIGI GIACHINO, diplomato in pianoforte e composizione con il massimo dei voti al Conservatorio di Torino, ha proseguito gli studi con Vincenzo Vitale e Giorgio Ferrari.
Vincitore di una borsa di studio SIAE, studia con Carlo Savina e ne diventa assistente in numerosi corsi di musica filmica (Scuola di Musica di Fiesole, Conservatorio di Genova, AlassioLaboratorioMusica, etc.).
Ha composto lavori cameristici, sinfonici e lirici, eseguiti periodicamente in concerti, in registrazioni discografiche e radiotelevisive. Borsista della fondazione statunitense Centro Studi Liguri per Le Arti e per le Lettere per la composizione del melodramma “La casa del nonno”, è autore di balletti, musiche di scena e filmiche per vari committenti fra i quali RAIDUE, RAISAT, FIAT-auto, TorinoSpettacoli, Lipu, Giugiarodesign, RAITRE, Accademia Regionale di Danza di Torino.
Spesso impegnato in masterclasses e giurie di concorso, è titolare della cattedra di Armonia, Contrappunto, Fuga e Composizione presso il Conservatorio di Genova e dal prossimo autunno terrà il corso Musica ed immagine al DAMS di Torino.
Le sue musiche sono edite da Curci, Nuova Fonit-Cetra e casa Sonzogno.


Master class n. 2
8 settembre 2003
Quota di frequenza: € 90,00

La “forma canzone”: strutture, arrangiamenti (discografia, cinema e televisione)

Docenti: PEPPE VESSICCHIO e MAURIZIO PICA

PEPPE VESSICCHIO ha studiato composizione e chitarra classica. In ambito televisivo lavora nei più importanti programmi per le reti Mediaset e RAI quali: Buona Domenica, Viva Napoli, Festival di Sanremo, Trenta ore per la vita, Disco per l’estate, etc., ed è particolarmente significativa la sua collaborazione con numerosi artisti in qualità di arrangiatore e direttore d’orchestra (Roberto Vecchioni, Zucchero, Eugenio Bennato, Elio e le storie tese, Riccardo Cocciante, Mireille Mathieu, Gino Paoli e Ornella Vanoni, Piccola Orchestra Avion Travel, Alexia, Cammarriere, etc.).
Scrive sigle televisive e musiche per film, ha diretto per Gino Paoli l’Orchestra Sinfonica di Città del Messico, per Zucchero l’Orchestra “Vivaldi” di Mosca e Andrea Bocelli nel suo primo recital lirico al teatro “Valli” di Reggio Emilia. Ha composto: per Gino Paoli “Ti lascio una canzone” e “Coppi”, per Andrea Bocelli “Sogno”.

MAURIZIO PICA, dopo aver conseguito il diploma in chitarra classica presso il Conservatorio di Napoli con il massimo dei voti e la lode, ha collaborato con numerosi artisti tra i quali Gino Paoli, Ron, Spagna, e come arrangiatore per Lina Sastri e Roberto Murolo.
Partecipa a numerose trasmissioni televisive per la RAI e per le reti MEDIASET: “Trenta ore per la vita”, “Viva Napoli” (dalla prima edizione), “Note di Natale”, “A tutta festa” e altre ancora.
Vanta un'intensa attività sia come solista che in formazione da camera. Ha inciso alcuni dischi dedicati alle musiche del ‘700 per mandolino e chitarra, ed è stato collaboratore della pubblicazione a stampa “Antologia della canzone napoletana” per la BMG
.


Master class n. 3
8 e 9 settembre 2003
Quota di frequenza: € 130,00

Rapporto tra colonna sonora e messa in scena

Docente: BRUNO BIGONI

Percorso ed elementi di sviluppo:
- Riflessioni sul suono
- L’immagine muta e la sua colonna sonora
- La musica come emozione
- La musica come affetto
- Il silenzio come musica
Visione di alcuni documentari e analisi del rapporto immagini e suono

BRUNO BIGONI è nato a Milano nel 1950 e' laureato in lettere moderne presso l'universita' di Milano.
Studia recitazione e messa in scena con Dominic De Fazio, insegnante all'Actor Studio di New York, dal 1991 al 1998 e' assistente alla cattedra di Storia delle Teoriche del Cinema presso l'universita' Cattolica di Milano e nel 1997/98 di "Messa in Scena" presso la Scuola Nazionale di Cinema, di Roma.
Socio fondatore del Teatro dell'Elfo di Milano in qualita' di attore, ha al suo attivo una serie nutritissima di regie cinematografiche (cortometraggi, lungometraggi, regie video e televisione)
Ricordiamone alcuni:
Regie cinematografiche: "Provvisorio : Quasi d'amore" (Rai 3), "Veleno" premio Casa Rossa 1994 (miglior film indipendente italiano) .
Regie video: "Nome di battaglia : Bruno" 1° premio Salso TV Festival 1987, 1° premio Festival Internazionale de Nouveau Cinema Montreal 1987, 1° premio Film-Maker 1988.
"Amleto .....frammenti", menzione speciale Fedic alla 54° Mostra del Cinema di Venezia 1997.
"Faber" (1995) omaggio a Fabrizio De Andre', "Comizi d'Amore" (Tele+), "Cuori all'assalto"
Regie televisive: collabora per 20 puntate del serial televisivo "Diego 100%" interpretato da Diego Abatantuono, "Moda" (Rai 2), "Qui Casa" (Canale 5), "Ciao Ciao" (Rete 4), "Rosa chic" (Rai 2), "Sono Innocente" (Rete 4), "Duello" (Rai 3), "Buon Giorno Italia" (Canale 5), 5 puntate de la "Squadra di polizia" (Rai 3).
E ancora alcuni Clip: "L'Agnello di Dio" di Francesco De Gregori (Sony Music) e "Nirvana" di Mauro Pagani (Sony Music).
Organizzatore per il film "La Cosa" diretto da Nanni Moretti, nel 2002 e' stato docente del seminario "Progetto Riccardo III" presso l'Universita' IULM di Milano.


Master class n. 4
8 e 9 settembre 2003
Quota di frequenza: € 130,00

Quale semiotica per la televisione?

Docente: GIAN PAOLO CAPRETTINI

- Costruzione del pubblico televisivo
- Fine dei generi
- Dall’intimità alla cultura

GIAN PAOLO CAPRETTINI, La Spezia 1948, dal 1975 è docente di discipline semiotiche nell’Università di Torino. Attualmente è ordinario di Semiologia del cinema e della tv presso il DAMS dove insegna anche Forme e generi dello spettacolo radiotelevisivo; ha tenuto corsi nella Scuola Nazionale di Cinema, nella Facoltà di Medicina (Logopedia), nella Scuola di Psicoterapia della Coirag, nel Master di scrittura audiovisiva del Corep e per varie altre istituzioni.
Past President dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici e responsabile di varie collane editoriali, ha pubblicato numerosi volumi di analisi dei testi letterari, audiovisivi, massmediali.
Tra i più recenti: Dizionario della fiaba italiana (Meltemi), Totem e tivù (Meltemi), La scatola parlante (Editori Riuniti), Ordine e disordine (Meltemi).
E’ responsabile scientifico del Centro Regionale Universitario “Mario Soldati” per il Cinema e l’Audiovisivo.


Master class n. 5
8, 9 e 10 settembre 2003
Quota di frequenza: € 155,00

La scenografia nel film, effetti speciali, costumi

Docente: CARLO LEVA

Il docente, durante il corso, svilupperà le seguenti tematiche:
richiami storici;
spoglio del copione;
le mansioni dell’art director (effetti speciali, trucco, arredatore, costumista)

CARLO LEVA, nato a Bergamasco (AL) nel 1930, trova nel liceo artistico il vero interesse della sua vita; la passione per il disegno ed una creatività naturale lo avvicinano al mondo del cinema, prima tra i fondatori del “Film Club Genovese”, poi come volontario durante le riprese del film “Le mura di Malpaga” girato a Genova da Rene Clement. Quell’esperienza fa maturare in Carlo Leva la decisione di diventare scenografo. Vince una borsa di studio offerta dalla RAI-TV a Roma dove studia sotto la guida di importanti maestri quali i professori Brini, Lombardi, Cambelotti, Ojetti, Acerbo. Terminato con successo il quadriennio progetta e realizza celebri ritrovi e locali, come “Le Grotte del Piccione”, “El Rancio Grande”, il “Broadway Club”, “La Nave di Fregene”, che entreranno nella storia del cinema durante gli anni della “Dolce vita”. Frequenta a Roma il “Centro di cinematografia sperimentale”. Collabora alla realizzazione di una serie di caroselli pubblicitari per la regia di Luigi Vanzi dove i protagonisti sono due attori di primo piano: Rina Morelli e Paolo Stoppa. Nel 1961 è assunto dalla casa di produzione Titanus e, affiancato al grande scenografo torinese Gino Brosio, inviato in Marocco dove Robert Aldrich gira “Sodoma e Gomorra”. Qui nasce una profonda amicizia con un giovane regista italiano: Sergio Leone chiamato come seconda unità. Dal sodalizio nascono “Per qualche dollaro in più” “Il Buono, il Brutto e il Cattivo” e “C’era una volta il West”. Un rapporto culturale e di forte amicizia si stabilisce anche con Ezio Muzi con il quale collabora per i film “Una macchia rossa”, “Come l'amore” (Orso d'argento al Festival di Berlino) e “Fosca” nonché nel serial televisivo “Le radici della mafia” prodotto da RAI UNO. Per l’amico Dario Argento realizza le scenografie di “Il gatto a nove code”. Come responsabile del settore scenografia per la Titanus gira 120 film e sceneggiati televisivi. Carlo Leva da sempre si dedica alla pittura ed alla grafica, ha al suo attivo svariate personali in Italia.


Master class n. 6
10 e 11 settembre 2003
Quota di frequenza: € 130,00

Quale mestiere si può fare studiando cinema

Docente: STEFANO DELLA CASA
in collaborazione con Claudio G. Fava, Franco Prono, Patrizia Wächter, Lorena Borghi

I docenti, durante il corso, svilupperanno le seguenti tematiche:
possibilità e sbocchi professionali per chi frequenta corsi e lezioni di storia del cinema.

STEFANO DELLA CASA Conduttore radiofonico (Hollywood Party, Rai Radio3) e televisivo (Commedia Mon Amour, Tele+), saggista, ha pubblicato numerosi libri su autori e generi cinematografici (Mario Monicelli, Dario Argento “il brivido della critica”, Storie e storia del cinema popolare italiano, etc.), collabora da quattro anni con L’annuario del cinema italiano, La Stampa ed altre numerose riviste. Dal 1999 al 2002 direttore del Torino Film Festival, del quale è stato collaboratore dalla prima edizione nel 1982.

CLAUDIO G. FAVA Nato a Genova nel 1929, Claudio Giorgio Fava è stato per lunghi anni redattore e critico cinematografico del Corriere Mercantile. Giornalista professionista dal 1961, assunto nel 1970 alla Direzione Generale della RAI a Roma, si occupò sin dall’inizio di programmazione di film.
Dal 1976 responsabile di questo settore a RAIUNO, passò poi nel 1981 a RAIDUE come capostruttura, incaricato della scelta e della programmazione non solo di film editi o inediti ma anche di telefilm singoli e seriali, TV-Film, soap-operas e sceneggiati d'acquisto.
In queste vesti successive ha scelto e programmato migliaia di titoli, ha commissionato migliaia di ore di doppiaggi - riportando anche in circolo film ormai scomparsi, ha inventato, organizzato e spesso presentato in video moltissimi cicli di film - oltre alla programmazione quotidiana in onda dal mattino alla sera, ha realizzato quella di tarda serata, Cinema di notte, poi imitata da tutti i network - e ideato e condotto due rubriche di cinema: Dolly e Set.
Fra i numerosi titoli non cinematografici di successo importati e programmati per sua iniziativa si ricordano, insieme a molti altri, Beautiful (avendo lanciato dapprima Capitol e poi anche Quando si ama è forse il maggior responsabile della introduzione della soap-opera americana nei network italiani).
Ha pubblicato migliaia di articoli, e collabora a diverse pubblicazioni, raccolte di elzeviri e di saggi cinematografici, e, da solo o in collaborazione, opere su Alberto Sordi, aggiornato due volte in un ventennio, Federico Fellini, Ugo Tognazzi. E' stato Presidente o membro di diverse Giurie di cinema e di televisione, in Italia e all'estero, ha provato, in presa diretta, a far l'attore: al cinema con Maurizio Nichetti (Ladri di saponette), in TV con Ombretta Colli (Una donna tutta sbagliata, dove ha dovuto doppiarsi per poche battute fra l'ansia palese di Oreste Lionello, direttore del doppiaggio); in teatro con gli Sbragia padre e figlio, su un testo di Guido Fink dedicato a Orson Welles.
Da capostruttura RAI (sempre con la qualifica di caporedattore), ha successivamente partecipato come autore - presentatore o, nell'ultimo caso, solo come ospite, a cinque programmi televisivi per RAITRE, e su TMC.
Nel 1994 ricevette l'incarico di insegnamento di Teoria e tecnica della comunicazione radiotelevisiva per il Diploma Universitario di Giornalismo, ormai estinto. E' il responsabile delle iniziative cinematografiche del Comune di Finale Ligure e da ormai sei anni direttore artistico di Voci nell'ombra, il primo Festival italiano dedicato interamente al doppiaggio cinematografico e televisivo, ideato e organizzato da Bruno Astori.
Dal settembre 2001 partecipa alla rubrica Vertigo on line in onda su Raisat Cinema.

FRANCO PRONO è Ricercatore Universitario, titolare degli insegnamenti di “Storia del cinema italiano” e di “Organizzazione ed economia dello spettacolo cinematografico” presso il DAMS dell’Università di Torino.
Da qualche anno riveste la carica di Presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema.
Insieme con Stefano Della Casa dirige la manifestazione “Torino città del cinema” che ha già avuto luogo a Parigi e Torino, e prossimamente si svolgerà a Colonia ed in altre città estere.
Ha collaborato e collabora tuttora a varie riviste di cinema e di teatro, quali “Cinema Nuovo”, “Il nuovo spettatore”, “La valle dell’Eden”, “Il castello di Elsinore”, “Sipario”.
Nell’ambito del cinema, ha pubblicato tra l’altro studi su Stanley Kubrick, Bernardo Bertolucci, Gianni Amelio, Buster Keaton, Alain Resnais, Pier Paolo Pasolini.
Nell’ambito del teatro, ha analizzato in particolare l’opera di Luca Ronconi; nell’ambito della televisione ha approfondito il tema del teatro televisivo e del videoteatro.

PATRIZIA WÄCHTER Dopo avere per anni gestito il teatro CIAK fondato dal padre Leo Wacheter, ha iniziato l'attività di ufficio stampa seguendo i film di Maurizio Nichetti da “ Ladri di saponette “ in poi.
Ufficio stampa della Colorado Film, ha curato l'ufficio stampa dei film di Gabriele Salvatores, da Nirvana fino al più recente “Io non ho paura”. Ha lavorato inoltre con davide Ferrario, Alessandro D'Alatri, Franco Battiato.
E' stata responsabile dello spazio Piper/Ciak al festival del cinema di Venezia e segue l'ufficio stampa di diversi festival cinematografici (Festival di Locarno, Noir in festival, Festival di tavolara).

LORENA BORGHI Laureata in storia del cinema al Dams di Bologna, ha lavorato per il cinema Anteo di Milano, la Fice (Federazione italiana cinema d’essai) e l’Aiace.
Ha iniziato l’attività di ufficio stampa nel 1992, occupandosi in particolare di Festival e di manifestazioni cinematografiche: (Festival di Locarno, Future Film Festival di Bologna, Festival del cinema africano, Invideo, Infinity festival).


Master class n. 7
12 e 13 settembre 2003
Quota di frequenza: € 130,00

Il doppiaggio cinematografico e televisivo

Docente: ELIO PANDOLFI

Il docente, durante il corso, svilupperà le seguenti tematiche:
cenni storici e pratica

ELIO PANDOLFI, nato a Roma il 17 giugno 1926, avendo preferito il teatro al tavolo di ragioniere ha debuttato nel 1948 come mimo/ballerino a Venezia nel “Le maleheur d'Orphee” di Milhaud. Nello stesso anno entra con Orazio Costa al Piccolo Teatro di Roma e subito dopo nella storica compagnia del Teatro Comico-musicale della Radio. Indimenticabili le sue partecipazioni a riviste di successo come “La bisarca” e “Rosso e nero”. Negli anni ‘50 la sua esperienza di attore versatile, arguto e sottile lo porta sul set cinematografico (“Altri tempi” di Blasetti). Poi tanta radio e tanto varietà televisivo, specie nei panni di impertinenti “monellaci”, dapprima accanto a Sandra Mondaini, poi con l'inseparabile Antonella Steni.
Nel '54 è nella compagnia della Osiris. Nel '56 con Dapporto-Masiero in “Carlo non farlo”. Nel '57 Lucchino Visconti gli affida la parte di Carlucco ne “L’impresario delle Smirne” di Goldoni messo in scena alla Fenice di Venezia. Nel '58 prende parte come ballerino e voce recitante alla “Commedia degli Zanni”.
Non rinnega le origini radiofoniche e televisive, intervenendo al romanzo sceneggiato “Orgoglio e pregiudizio”, a “La bisbetica domata”, a “Quando l'amore comanda”, alle riviste “Canzoni d'altri tempi” e “Cetra volante”, per approdare ai pluriennali e strepitosi successi di “Scanzonatissimo” dal '63 al '66. Nel '70 partecipa ad “Alleluja brava gente” di Garinei e Giovannini con Rascel e Proietti. Poi al “Vizietto” di Luciano Salce e nell'80 ad “Accendiamo la lampada” con Dorelli-Guida.
Intensissima, qualificata, continua la sua carriera di “doppiatore”. Infine dall'85, la sua clamorosa rentrée con l'operetta, suo antico amore, come l'opera lirica. Memorabili le sue interpretazioni di Njegus ne “La Vedova allegra” e il ruolo di Spallanzani nei “Racconti di Hoffman” di Jacque Offenbach, recitato e cantato in francese con la regia di Hugo De Ana. È stato la punta più alta d'ascolto nel “Maurizio Costanzo show”. Partecipa a rappresentazioni di carattere operettistico con i “Solisti Aquilani”. Conduce con successo la trasmissione radiofonica “Hollywood Party” su Radiotre, è stato ospite a “Ci vediamo in TV” di Paolo Limiti.


Master class n. 8
12 e 13 settembre 2003
Quota di frequenza: € 130,00

La sceneggiatura del film

Docente: FURIO SCARPELLI

Il docente, durante il corso, argomenterà sulle problematiche annesse la sceneggiatura del film: tempi, ritmi, sottolineature, evocazioni.

FURIO SCARPELLI, nato a Roma il 16 dicembre 1919, giornalista, disegnatore, è autore di copioni cinematografici, per lo più in coppia con Age. Membro dell'Academy of Motion Picture Arts & Sciences, è stato docente al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Tra i riconoscimenti un "Leone d'Oro" e il Premio Speciale del Festival di Cannes. Ha ottenuto quattro volte la Nomination all'Oscar, una Nomination della British Academy of Film and Television Arts, quattro David di Donatello, sei Nastri d'Argento, una Grolla d'Oro etc. Nel 1985 la Casa del Mantegna di Mantova ha dedicato una mostra ai Disegni per il Cinema suoi e di Ettore Scola.
Molti dei copioni scritti da Furio Scarpelli sono stati editi anche in volume.
Tra i titoli dei film di cui ha scritto il soggetto, l'adattamento, la sceneggiatura e dialoghi si possono ricordare: Totò cerca casa; La banda degli onesti; I soliti ignoti; La Grande Guerra; Padri e figli; Bravissimo; I mostri; Mafioso; L'armata Brancaleone; Brancaleone alle Crociate; Vogliamo i colonnelli; Sedotta e abbandonata; Signore e signori; Straziami ma di baci saziami; Tutti a casa; I due nemici; In nome del popolo italiano; Dramma della gelosia; La donna della domenica; Romanzo popolare; C'eravamo tanto amati; La terrazza; Ballando ballando; La Famiglia; Maccheroni; Soldati; Il viaggio di Capitan Fracassa; Cattiva; Il Postino; Celluloide; Un inverno freddo freddo; Testimone a rischio; Altri uomini; Porzûs; Ovosodo; La Cena; Concorrenza sleale. Sta preparando una versione a cartoni animati de L'isola del tesoro.


Master class n. 9
12 e 13 settembre 2003
Quota di frequenza: € 130,00

La regia del film

Docente: GIULIANO MONTALDO

GIRANDO IL MONDO CON LA MACCHINA DA PRESA
Le avventure e le emozioni vissute in cinquantanni di lavoro nel mondo del cinema trascorsi nei vari ruoli di attore, aiuto e collaboratore alla regia, sceneggiatore e regista. E negli ultimi tre nelle vesti di presidente di Rai Cinema

GIULIANO MONTALDO Il suo esordio nel mondo del cinema risale al 1950 quando, ancora studente, Carlo Lizzani gli affida il ruolo di protagonista nel suo “Achtung banditi”. La carriera di attore prosegue con ruoli di grande rilievo in “Cronache di poveri amanti”, di Lizzani, e “Gli sbandati” di Maselli.
Ma la vera passione di Montaldo è la macchina da presa. Dopo alcune esperienze come aiuto, è collaboratore alla regia di Gillo Pontecorvo ne “La lunga strada azzurra”, “Kapò” e “La battaglia di Algeri”.
Debutta alla regia con “Tiro al piccione” (1960), in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia; seguono “Una bella grinta” (1965), vincitore del Premio Speciale della Giuria al Festival di Berlino e i due film “americani”, “Ad ogni costo” (1967) e “Gli intoccabili” (1969), quest’ultimo presentato in concorso al Festival di Cannes.
Con “Sacco e Vanzetti” (1971) e “Giordano Bruno” (1974), Montaldo raggiunge un grande successo di pubblico e di critica. Seguiranno “L’Agnese va a morire” (1977), “Circuito chiuso” (1978) ed “Il giocattolo” (1979).
Nel 1980 Montaldo dirige lo sceneggiato “Marco Polo”, una grande produzione internazionale, venduto in 76 nazioni e vincitore del prestigioso Premio Emmy come migliore serie televisiva presentata negli Stati Uniti.
Negli anni ’80 inizia la sua attività di regista di opere liriche. Ricordiamo la “Turandot” di Puccini, realizzata nell’Arena di Verona nel 1983, raccogliendo un vasto successo di pubblico e di critica, successivamente dirige “L’Arlecchino” a Venezia”, primo esperimento mondiale di riprese in Alta Definizione.
Il ritorno al cinema è segnato dai film “Il giorno prima” (1985), “Gli occhiali d’oro” (1987), premiato al Festival del Cinema di Venezia con l’Osella d’Oro per la scenografia ed i costumi, ed “Il tempo di uccidere” tratto dal libro di Ennio Flaiano.
Negli anni ’90 Montaldo si è prevalentemente dedicato alla regia di opere liriche, tutte di grande successo. Citiamo fra le altre, “Il Trovatore” (1990) con Luciano Pavarotti, al Teatro Comunale di Firenze, “La Boheme” (1994) con Placido Domingo, all’Arena di Verona, “Un ballo in maschera” e la “Tosca” (1998), quest’ultima successivamente riproposta con grande successo nell’immensa cornice dello Stadio Olimpico di Roma.
Dal 1999 al 2003 Giuliano Montaldo è stato Presidente di RAI Cinema.
Nel 2002 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.


Master class n. 10
12 e 13 settembre 2003
Quota di frequenza: € 130,00

Il direttore delle fotografia

Docente: TONINO DELLE COLLI

Vedere il mondo per immagini: segreti e tecniche raccontate da un grande del cinema

TONINO DELLI COLLI Direttore della fotografia, Tonino Delli Colli nasce a Roma il 20 Novembre 1923: è considerato tra i padri della fotografia cinematografica italiana. A soli sedici anni comincia a lavorare a Cinecittà come assistente operatore di Ubaldo Arata e Anchise Brizzi, vere e proprie 'star' dell'epoca, mentre il suo esordio come direttore della fotografia è nel 1943 con Finalmente sì! del regista ungherese Laslo Kish. Egli affina la sua arte con una lunga serie di film commerciali e di successo. Il suo film d’esordio è L’isola di Montecristo di Mario Sequi, del 1948. Da li in poi, Delli Colli lavorerà con i maggiori registi italiani e con molti grandi nomi stranieri, oltre a partecipare attivamente al successo della “commedia all’italiana”.
Nel 1952 gira il primo film italiano a colori (Ferraniacolor) Totò a colori di Steno. E' l’operatore degli indimenticabili successi di Sergio Leone Il buono, il brutto e il cattivo (1966) e C'era una volta il West (1968).
E’ da ricordare la sua lunga collaborazione con Pier Paolo Pasolini, che lo vuole accanto a sé in Accattone, Mamma Roma, Uccellacci e uccellini, Il Vangelo secondo Matteo, Porcile, Il Decameron, I Racconti di Canterbury, Salò e Le 120 giornate di Sodoma.
Capace di adattarsi alle esigenze creative di altri grandi registi italiani come Dino Risi, Valerio Zurlini, Marco Bellocchio, Damiano Damiani, Luigi Comencini e Mario Monicelli, il quale vorrà Tonino anche per Temporale Rosy, In viaggio con Anita e Camera d’albergo, fino al recente Facciamo Paradiso.
Un sodalizio molto forte è anche quello che Tonino Delli Carri stringe con il grande Federico Fellini, il quale gli affida la fotografia di due episodi di Tre passi nel delirio, girato assieme a Louis Malle; (quest’ultimo lo ritroverà in Lacombe Lucien), e successivamente lo chiama per la doppia direzione di Ginger e Fred insieme ad Ennio Guarnieri.
Nell’ultima parte della sua carriera Delli Colli moltiplica le collaborazioni internazionali, da Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud, a L’africana di Margarethe Von Trotta, proseguendo con Luna di fiele e La morte e la fanciulla di Roman Polanski, per poi tornare al cinema italiano con La lunga vita di Marianna Ucrià di Roberto Faenza e La vita e bella di Roberto Benigni.
Ha vinto sei Nastri d'argento, nel 1965 per: Il Vangelo secondo Matteo (1964) di Pasolini, nel 1968 per La Cina è vicina (1967) di Marco Bellocchio, nel 1982 per Storie di ordinaria follia (1981) di Marco Ferreri, nel 1985 per C'era una volta l'America (1984), nel 1987 per Il nome della rosa (1986) e nel 1998 per Marianna Ucrià.
Ha vinto quattro David di Donatello, nel 1982 per Storie di ordinaria follia, nel 1987 per Il nome della rosa, nel 1997 Marianna Ucrià e nel 1998 per La vita è bella, premiato con l’Oscar nel 1999 quale Miglior Film Straniero.
Ha interpretato se stesso nel film 'L'intervista' di Fellini.


Norme di iscrizione:

I corsi sono aperti a tutti coloro che operano nel settore, italiani e stranieri, senza limiti di età.
Le domande di partecipazione, redatte in maniera completa sull’apposito modulo, dovranno pervenire via posta o via e-mail entro il 31 agosto 2003 ed essere indirizzate a:
Orchestra Classica di Alessandria
Via U. De Foro 4, 15100 Alessandria
E-mail: info@lavagninofestival.it - info@orchestraclassicadialessandria

Tassa di iscrizione (da pagarsi una sola volta e non rimborsabile): € 26,00

Tassa di frequenza: vedi singoli corsi

Il pagamento delle Master Classes (tassa di iscrizione più tassa di frequenza) dovrà essere effettuato in unica soluzione al momento dell’iscrizione sul c.c. 1494/6 banca Cassa di Risparmio di Tortona P.za Marconi, angolo via Merula, agenzia n. 1 di Alessandria (codice ABI 6325 CAB 10401) intestato a Associazione Alexandria Classica via U. De Foro, 4 – 15100 Alessandria

Per informazioni relative ai corsi ed al festival:
Orchestra Classica di Alessandria
Tel. 347.800.68.26 - 347.406.79.11
Fax 0143.322.937 - 0143.58.310
E-mail: info@lavagninofestival.it - info@orchestraclassicadialessandria
www.lavagninofestival.it - www.orchestraclassicadialessandria.it

A TUTTI I CORSISTI SARA’ RILASCIATO UN ATTESTATO DI FREQUENZA

PER RAGGIUNGERE GAVI
In auto: autostrada A7, caselli di Serravalle Scrivia o di Vignole
In treno: stazioni di Arquata Scrivia (sulla linea Genova-Milano) o Novi Ligure (sulla linea Genova-Torino).
In aereo: aeroporti di Torino, Genova, Milano Linate e Malpensa.

INFORMAZIONI E RICETTIVITA’ ALBERGHIERA
Si invita a contattare in tempo utile:
Comune di Gavi - Via Mameli 44 - 15066 Gavi
Tel. 0143.642.712 - fax 0143.643.280
www.immagine.com/gavi

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